"Direi che sono l'ex allenatore". Con queste parole l'ormai ex commissario tecnico della nazionale italiana di pallavolo Andrea Anastasi si confessa ai microfoni di Radio Sportiva: "Il contratto è scaduto e non verrà rinnovato perché non ci sono i presupposti perché lo sia. Effettivamente c'è un po' di amarezza per il comportamento della federazione: dopo il mondiale a parole mi avevano confermato, e lo aveva fatto anche il presidente Magri in un incontro privato, poi è tutto scemato e ho capito che era meglio che mi occupassi di altro. Sono molto sereno, quando scade un contratto devi avere qualcosa di cui discutere, ma non mi è stato proposto nulla. Ne prendo atto e sono amareggiato perché dopo tanti anni avrei preferito un po' più di attenzione da parte della federazione. Se la stagione scorsa non era stata una delle migliori, in questa
sono rimasto soddisfatto: ci siamo qualificati di nuovo per le finali di World League e sono arrivati gioco e risultati, insomma, non ho grandi rimproveri da farmi. C'è stato anche grande feeling con i giocatori ma è legittimo che la federazione voglia cambiare, anche se il mio cuore rimarrà sempre con l'Italia".
Continua Anastasi: "Sto già guardandomi intorno, ho dovuto rifiutare la proposta di un club straniero molto insistente, che gioca la Champions, perché non c'erano i presupposti. Ora vedremo se sarà una nazionale estera oppure qualche club che mi faccia una proposta seria. Dal punto di vista di pubblico e dell'organizzazione il mondiale in Italia è stato un successo straordinario, per quanto riguarda la squadra invece c'è bisogno di un ricambio che anche io avevo cominciato. La federazione voleva una squadra competitiva, quindi sarei andato su giocatori di livello, ora sono curioso di sapere cosa vorrà fare la federazione, se magari vorrà lanciare i giovani. Credo che sarà Berruto il mio successore, è un allenatore che conosco molto bene e credo che in nazionale potrà dimostrare tutto il suo valore".
fonte: Datasport
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