
L'Egitto di Giacobbe, sostenuto da una pattuglia di connazionali sugli spalti, niente ha potuto di fronte alla compattezza degli azzurri, mai impensieriti dai tentativi di reazione degli egiziani. Unico brivido nel finale del terzo set, quando l'Egitto è stato capace di portarsi a meno uno (23-22). Poi un match point fallito dagli azzurri e il solito Simone Parodi che mette a terra la palla più pesante del 25-23 finale. Domani l'Italia giocherà l'ultima gara a Milano contro l'Iran, che nel pomeriggio ha sorprendentemente battuto il Giappone 3-1 di fronte al vice del presidente Ahmadinejad, Saeed Lou, il quale dagli spalti si è goduto la vittoria della nazionale della repubblica islamica. L'ultimo successo, infatti, risaliva al 1970, quando c'era ancora lo Scià, e non viene tenuto in considerazione dalla autorità di Teheran. Ma per avere la meglio su quest'Italia gli iraniani sono chiamati a un'impresa davvero storica. Da notare che anche stasera il pubblico di Assago ha cantato l'inno nazionale per intero, ben oltre i 45 secondi di base musicale previsti dalla Federazione internazionale.
fonte: Corriere dello Sport
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