26 giu 2013

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L'allenatrice degli Under 12 "Pagata dai genitori degli allievi per finire la stagione"

Il volley femminile è reduce da un annus horribilis con il ritiro anticipato di due società, Modena e Crema, e la crisi di molti altri club, anche rinomati. Villa Cortese ha ceduto il titolo sportivo alla nuova Modena, Pesaro rischia di sparire, Urbino ha avuto difficoltà a pagare le giocatrici e lo stesso è successo a Cuatto Giaveno Volley e Duck Farm Chieri Torino, squadre che ora si sono fuse nella Torino Volley con il titolo sportivo di Chieri, ma il presidente sarà quello di Giaveno Claudio Ricci, anche se ancora non c’è l’ufficialità dell’iscrizione alla Serie A1 (entro il 30 giugno vanno presentate le domande). Giaveno dovrebbe continuare a esistere come settore giovanile.
Ricordiamo che durante la stagione Giaveno, così come Chieri Torino, Crema e Modena, e stata penalizzata con cinque punti in meno, che avrebbe dovuto scontare la prossima stagione per oltre 30mila euro di stipendi non pagati. Quando è stata annunciata la sanzione Claudio Ricci si è dimesso dal ruolo di membro del Consiglio di Amministrazione della Lega Volley Femminile.

Ma oltre alle giocatrici, che spesso vengono aiutate dai procuratori o dagli sponsor, ci sono molti altri lavoratori del mondo della pallavolo che hanno accusato ancora più gravemente la crisi che sta devastando il movimento. È il caso per esempio di Nawal Hennaoui, allenatrice di Under 12 e minivolley della Banca Reale Yoyogurt Giaveno, che da mesi cerca di avere quello che le spetta e che è stata quasi costretta ad abbandonare i suoi allievi perché non poteva più sostenere le spese per raggiungere la palestra. Ha potuto finire la stagione solo perché i genitori dei ragazzini che allena hanno accettato di pagarle due mensilità.
Ecco che cosa ci ha raccontato.

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