Un tam tam mediatico ha diffuso la triste notizia della prematura scomparsa a soli 37 anni dell'ex centrale azzurro Vigor Bovolenta nella
serata di Sabato. Una notizia che ha scosso tutto il mondo della
pallavolo e dello sport in generale. Tra le tante lettere inviate in
giro per il web, il racconto di Maurizio Nicita, giornalista della
Gazzetta dello sport che ricorda il "Bovo" in un viaggio da Andria a
Roma dopo una partita di World League nel 1999. Tra una ciliegia ed
un'altra, 4 intense ore di viaggio trascorse raccontando un passato
pallavolistico. Bovo di storia da raccontare ne avrebbe avuta tanta
ancora. Dopo la decisione di proseguire con Forlì la sua attività da
giocatore in B2 dopo una vita in A1, la volontà di iniziare a ricoprire
un ruolo dirigenziale volendo restare a tutti i costi nell'ambiente
pallavolistico. Vigor, il centralone che nella finale di Atlanta 1996
scese in campo con una mascherina protettiva per una frattura al setto
nasale, ha
disputato 197 partite con la maglia azzurra vincendo 4
World League, una World Cup ed un Europeo. In A1 c'è stato per 21 anni
da assoluto protagonista scendendo in campo per ben 553 volte vincendo
tutto ciò che si poteva vincere con i tanti club con i quali ha giocato.
La scorsa estate la decisione di scendere di categoria, per un nuovo
progetto con Forlì, città nella quale aveva deciso di rimanere con la
sua famiglia. Ed è proprio alla sua famiglia che va l'abbraccio più
sentito, alla moglie Federica e ai 4 figli. Il cuore di Vigor ha smesso
di battere sul campo da gioco, in un match di B2 a Macerata contro i
giovani della Lube. Il destino ha voluto che tutto ciò accadesse in un
palazzetto di A1. Perchè Vigor era e resterà sempre uno da A1.
Questo
il ricordo di un indimenticabile campione andato via troppo presto che
ha dato tanto alla nostra pallavolo, nella certezza che Vigor murerà
anche da lassù.
Il Comitato regionale Fipav Puglia esprime le più sentite condoglianze alla famiglia e a tutti i suoi cari.
27 mar 2012
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