Negli ultimi 20 anni si sono divise equamente la scena della pallavolo mondiale. Negli anni '90 c'è stato lo strapotere dell'Italia, della 'Generazione dei FenomenI', capace di mettere in bacheca praticamente tutto, eccezion fatta per il titolo olimpico. Dal 2000 in poi è invece cominciato il ciclo del Brasile, del 'jogo bonito' applicato sotto rete. E domani sera, al PalaLottomatica di Roma, le due nazionali si affronteranno in una semifinale mondiale che sembra avere tutto il peso di una sfida spartiacque.
«ITALIA A VISO APERTO» - «Sarà una partita difficilissima - spiega Andrea Anastasi, tecnico dell'Italvolley - loro sono i migliori al mondo e hanno dominato l'ultimo decennio, ma noi ce la giocheremo a viso aperto. Non andremo però in cerca di rivincite, anche perchè nello sport non esistono. Se dovessimo batterli infatti nessun ci riconsegnerebbe quello che abbiamo perso in passato».
«LA FINALE IN REGALO» - Meglio quindi concentrarsi su presente e futuro che, nemmeno a farlo apposta, coincidono con un compleanno da festeggiare e un regalo da sognare: «Oggi compio 50 anni e se i ragazzi domani dovessero regalarmi la finale sarei ovviamente molto contento - le parole del ct azzurro -. Sono sicuro che una mano ce la darà anche il pubblico del PalaLottomatica (già esaurito per semifinali e finali, ndr), ma non dobbiamo pensare che i brasiliani sentiranno una maggiore pressione a causa del tifo che ci sarà sugli spalti, sono troppo esperti e abituati a questo genere di partite».
«PREPARATI PER VINCERE» - Anche Anastasi, però, non è nuovo a vigilia di questo tipo: «Come mi sento? Sono tranquillo, ormai ho 50 anni e sono pronto a gustarmi 48 ore di grande pallavolo. Non so cosa riusciremo a fare in campo, ma sono certo che ci stiamo preparando per andare a vincere questa sfida. Dovremo giocar bene, essere costanti nel rendimento, e poi sarà fondamentale l'asse muro-difesa per contenere gli attaccanti brasiliani».
«I FAVORITI SONO LORO» - Fare pronostici è ovviamente difficilissimo, «tutti i risultati sono possibili, ma la storia e i successi dicono che i favoriti sono loro. Il mio obiettivo però - confessa l'allenatore dell'Italia - è giocare la finalissima, l'ho dichiarato a inizio torneo e lo ripeto adesso che ci tocca giocare contro i campioni in carica. Sono strafelice di quanto ottenuto da questo gruppo di ragazzi, ma dobbiamo sapere che non abbiamo ancora finito. Abbiamo le carte in regola per andare in finale».
«MI FIDO DI FEI» - Per mettere i bastoni fra le ruote alla formazione di Bernardinho servirà anche l'apporto di Alessandro Fei, uomo di punta della nazionale azzurra che fin qui si è espresso a corrente alternata, e che contro la Francia ha chiuso il match in panchina lasciando spazio a Lasko. Anastasi però è pronto a puntare ancora sull'opposto di Treviso: «Non ho dubbi su Fox, e comunque i ragazzi li vedo lucidi, sereni e concentrati, un tris perfetto. L'ideale sarebbe evitare quei passaggi a vuoto che hanno contraddistinto alcune fasi delle ultime partite, ma so bene che non siamo perfetti. Fortunatamente non lo è nemmeno il Brasile».
fonte: Corriere dello Sport
8 ott 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento