1 giu 2012

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SIMONA GIOLI, “MAMMA FAST” IN CAMPO UN MESE DOPO IL PARTO: “LA PALLAVOLO È LA MIA VITA, MA ORA NON LO RIFAREI”

La campionessa genovese è protagonista, con la tuffatrice Tania Cagnotto, della seconda puntata del programma televisivo che svela cosa significa essere donna e atleta di successo.

Un metro e ottantacinque di esuberanza, una. Centosessanta centimetri di pacatezza, l’altra. Sono la pallavolista azzurra Simona Gioli e la tuffatrice italiana Tania Cagnotto. Due profili di donne speciali, molto diverse fra loro, ma accomunate da un unico obiettivo: vincere e, nel contempo, tenere tutto sotto controllo, nella vita come durante una competizione. Lo sport che si intreccia all’essere donna, come fa capire bene Simona quando afferma: “Sono stata un po’ una pazza a tornare in palestra così presto dopo il parto. Ora non lo rifarei perché non mi sono goduta le prime fasi della nascita di mio figlio, tipo l’allattamento. Ho dovuto smettere presto perché facendo molti
allenamenti non avevo latte a sufficienza. Ma la gravidanza ha fatto molto bene al mio fisico, perché mi ha fatto passare tanti piccoli acciacchi”. Una piccola anteprima degli altri due ritratti della trasmissione televisiva in onda su Sky Uno HD (canale 109, ore 13.35), “Donna è sport”, prodotta da Intermedia, nell’ambito di “Scegli Tu” (www.sceglitu.it), progetto educazionale della Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia (SIGO) volto alla promozione di una miglior cultura sessuale e di una contraccezione consapevole. Intervistatore d’eccezione Andrea Zorzi, mitico campione della pallavolo della ‘generazione di fenomeni’, che metterà sotto la lente d’ingrandimento frammenti di vita, aneddoti divertenti e la fatica dei duri allenamenti quotidiani delle campionesse. Paure di non essere all’altezza e gioie delle vittorie quindi. Ma anche il rapporto con il partner, con la famiglia, con il proprio corpo: una ‘macchina’ perfetta che deve comunque essere salvaguardata e curata sempre. In un ‘giorno tipo’ nella vita delle atlete, Zorzi mette alla prova le azzurre scoprendo aspetti che possono rappresentare un modello di vita ideale per le donne ‘normali’ che, nella loro quotidianità, hanno a che fare con sessualità, contraccezione, maternità. Per questo, in ogni puntata, gli aspetti più intimi della vita delle atlete sono commentati da tre ‘ginecologhe amiche’, professoresse della Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia (SIGO): Alessandra Graziottin, Rossella Nappi, Franca Fruzzetti. “Donna è sport”, assieme a “Scegli Tu”, rientrano ne “Il ritratto della salute” (www.ilritrattodellasalute.org), il primo progetto italiano completamente dedicato alla ‘medicina dei sani’: promuovere stili di vita salutari per prevenire le malattie, con il bollino delle principali società scientifiche italiane e i patrocini della Presidenza del Consiglio e del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI).

“Simona è stata davvero fortunata ad avere una gravidanza così ‘facile’ – commenta la prof.ssa Rossella Nappi, della Clinica ostetrica e ginecologica dell’Università degli Studi di Pavia –. Oggi sempre più donne hanno problemi quando desiderano un bambino e invece, per lei, la casualità di una gestazione è stata una cosa bella e gestita bene. È riuscita a riconciliare subito il ruolo ‘io donna – io mamma ’. Purtroppo, non per tutte è cosi facile. C’è infatti un tempo tecnico per recuperare le proprie energie e mettere i tasselli al posto giusto: tornare a essere compagna e avere lo spirito giusto per ripresentarsi sul campo e nel contempo essere madre”. Il consiglio dell’esperta è sicuramente quello di una pianificazione maggiore perché, se è vero che nella vita tutte le donne si assomigliano un po’, è anche vero che una agonista è un’eccezione, perché avvantaggiata da un fisico allenato. Tania Cagnotto, invece, tuffatrice come mamma e papà (malgrado questi facessero di tutto per distoglierla dal trampolino), non è ancora pronta a diventare madre, ma lo ha pianificato per il futuro, cosi come ha le idee chiare in tema di prevenzione. “Credo che sin da giovani sia necessario un controllo costante dal ginecologo – spiega Tania –. È l’alleato numero uno dell’apparato riproduttivo femminile ed è la prima fonte di informazioni su temi come la maternità e la contraccezione consapevole. Mi sono rivolta a lui per l’utilizzo della pillola, ne avevo bisogno per spostare il ciclo e non avere flussi durante le gare”. I metodi anticoncezionali ormonali sono quindi amici della salute della donna e dell’atleta. Tante ragazze giovani come Tania, che fanno sport, crescendo abbandonano infatti l’attività fisica. “Spesso le più giovani non riescono a gestire i primi problemi di donna – spiega la prof.ssa Franca Fruzzetti, responsabile dell’Ambulatorio di endocrinologia ginecologica presso l’Università di Pisa –, quali il ciclo mestruale e i flussi e scelgono quindi di lasciare. Un atteggiamento sbagliato, legato spesso alla scarsa informazione. Molte donne non sanno che esistono pillole contraccettive che aiutano a gestire le mestruazioni e i sintomi che ad esse si associano. Le atlete allontanano il ciclo quando c’è una gara, evitando così dolori e disturbi importanti”.
Nella prima puntata di “Donna è sport”, andata in onda il 26 maggio, Valentina Vezzali, pluriridata olimpica e nostra portabandiera ai prossimi Giochi di Londa, ha raccontato di come sia riuscita a pianificare le sue scelte legate alla sfera affettiva, decidendo quando rimanere incinta grazie alle possibilità offerte dalla pillola contraccettiva. Silvia Salis, campionessa di lancio del martello, ha parlato di come si fa a gestire la femminilità pur praticando uno sport apparentemente molto maschile. Il programma terminerà sabato 9 giugno, con gli ultimi due interventi di Flavia Pennetta, una delle più forti tenniste di sempre e di Jessica Rossi, giovanissima tiratrice a volo.

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