27 ago 2011

Filled Under: ,

WGP 2011 - le azzurre al settimo posto dopo la rimonta con la Cina

L'Italia supera le padrone di casa della Cina (che chiudono senza vittorie) al tie break 3-2 (25-13, 14-25, 22-25, 25-16, 15-10) e chiude al settimo posto la final eight del World grand prix a Macau. Una magra consolazione per la truppa azzurra dopo il terzo posto dell'anno scorso. Durante la manifestazione, sfruttata dal ct Massimo Barbolini come tappa di avvicinamento al campionato europeo, evento più importante dell'estate in programma a fine settembre, sono arrivati segnali poco confortanti. E anche nell'ultima sfida sono affiorati i soliti difetti tecnici e un andamento altalenante. A mettere di cattivo umore il gruppo azzurro soprattutto i passaggi a vuoto che provocano dei veri e propri  tracolli.

Contro la giovane e rinnovata, rispetto all'anno scorso, Cina, dopo un primo set perfetto, due parziali da dimenticare prima della giusta reazione. La colpa del crollo verticale, oltre al fattore psicologico, i due fondamentali protagonisti della partita: una brutta ricezione e un servizio poco efficace. Negli ultimi due set torna in campo l'altra Italia, quella vincente, con qualche flash di Francesca Piccinini (16 punti, ma ancora lontana dalla migliore
condizione) e della solita Gioli che nonostante l'adattamento al nuovo ruolo tira fuori grinta e carattere e firma 23 punti. Nel complesso buone notizie arrivano dal reparto centrale con una serie di atlete tutte affidabili a cominciare da Sara Anzanello (12 punti). In totale, comunque, in questo mese e mezzo di gare le azzurre collezionano otto vittorie e cinque sconfitte. Ad
essere negativo, però, è il trend della finale a otto con un solo successo al tie break e tre sconfitte e con cinque set vinti contro gli undici persi per strada.

Nella finalina Barbolini lascia a riposo Martina Guiggi e schiera nel sestetto di partenza Lucia Crisanti. Partenza a razzo della nazionale italiana che vuole evitare altre brutte figure. La squadra è subito concentrata e spinge molto con il servizio con palle tese e a volte corte che danno fastidio alle avversarie. La Cina va in difficoltà e soffre pure le giocate offensive dell'Italia. Simona Gioli prosegue il suo processo di trasformazione in opposto e attacca ogni pallone offerto dalla regista Eleonora Lo Bianco. Il sestetto azzurro gioca bene e fa vedere una buona pallavolo e complice una Cina, per ora, modesta il finale è scontato 25-13.

leggi il resto dell'articolo su Repubblica.it

0 commenti: